Fondi della Lega, i professionisti sarebbero stati pagati con i fondi della Camera. Accertamenti delle autorità in corso.
Nuove indiscrezioni sul caso dei fondi della Lega arrivano dalle colonne de il Corriere della Sera. Stando a quanto riferito dal quotidiano, il sospetto degli inquirenti è che ai commercialisti vicini al partito, venuti alla ribalta nel caso dell’immobile LFC, andassero i fondi della Camera.
Fondi della Lega, i movimenti economici nel mirino degli inquirenti
Nel mirino degli inquirenti ci sono sempre i movimenti economici considerati sospetti o comunque meritevoli di un chiarimento. I movimenti in questione sono quelli che uniscono i professionisti, alcune società riconducibili alla Lega e proprio il partito.
Uno dei casi da chiarire sarebbe quello della Mdr Stp una Srl con soci Manzoni e Di Rubba. La società in questione, come riferito da il Corriere della Sera, avrebbe ricevuto ingenti somme di denaro proprio dalla Lega, oltre che da Radio Padania e Pontida Fin.
Secondo alcune segnalazioni, sul conto di di Rubba si sarebbero registrati movimento economici che non sarebbero giustificati.
Il caso dei fondi della Camera
Sui conti di Manzoni aleggia invece lo spettro del ricorso al contributo unico onnicomprensivo dei gruppi parlamentari, usato per il pagamento del professionista.
Regolamento alla mano, questi fondi possono essere utilizzati per sostenere scopi istituzionali relativi all’attività parlamentare, sono finalizzati a sostenere gli scopi istituzionali riferiti all’attività parlamentare “e alle funzioni di studio, editoria e comunicazione ad essa ricollegabili”.
Inoltre questi fondi possono provvedere alle “spese di funzionamento degli organi e delle strutture dei gruppi, ivi comprese quelle relative ai trattamenti economici”.
Resta quindi da capire se l’utilizzo in questione, ossia contribuire al capitale sociale di una società a tutti gli effetti esterna al partito, sia in qualche modo legittimata.
